Le carni di Pasqua

A Pasqua, come per ogni festività che si rispetti, ricorrono a tavola le pietanze della tradizione.
Sono piatti preparati spesso seguendo le ricette classiche, anche se sono sempre più diffuse belle proposte di rivisitazione (e saremmo curiosi di leggere le vostre!).
Tra le carni che più rappresentano il momento pasquale ci sono il capretto e l’agnello… e oggi parliamo del primo!

Il Capretto

Il capretto è una carne che non vede un consumo diffuso nel corso dell’anno, se non in specifiche aree geografiche, ma nel periodo pasquale la consumazione dilaga. Il capretto può diventare il protagonista di piatti gustosi, che ne esaltino la tenerezza e il sapore peculiare. Le preparazioni che si possono adottare in cucina per lavorare questa carne sono diverse, ma nel periodo pasquale tendenzialmente il capretto si cuoce al forno, accompagnato dalle immancabili patate.

Questa carne di per sé avrebbe un sapore forte, ma grazie ad una sapiente marinatura in vino e aromi  (di un giorno)  che ne attenua il sapore e l’odore. Prima di procedere con la cottura al forno, dopo la marinatura, conviene rosolare il capretto a pezzi con fiamma vivace, così da sigillarne le fibre. Poi si può infornare per 1 ora a 180°  su una teglia irrorata di olio, ricordandosi di girarlo. Le patate, volendo, si possono mettere già a inizio cottura. A cottura ultimata… servire tutto a centro tavola!

Oltre alla ricetta classica ne esistono molte altre: si può preparare in padella, in umido, alla calabrese, alla genovese, alla sarda… oppure dando il là alla vostra creatività.
Noi lo vendiamo anche intero (4/5 kg) se volete avere informazioni per le forniture scrivete a info@rzservice.it e poi fateci sapere come l’avete preparato!

 

Foto da www.impariamoamangiare.com