È tempo di… Tartufo nero estivo!

Black truffles on the old wooden table.

L’estate porta con sé tante eccellenze gastronomiche. Pensando alla ristorazione, non possiamo che associare subito i profumi dell’estate a un prodotto che sa distinguersi in cucina e ammaliare i palati italiani e stranieri: il tartufo nero estivo.

Proprio per questo abbiamo selezionato dei prodotti che possono risultare strategici sia nella cucina di un ristorante, sia sulla pizza. Ve ne parleremo qui sotto… ma prima: vi ricordate quali sono le peculiarità del tartufo nero estivo?

Il tartufo, breve ripassino

Il tartufo è un fungo ipogeo che cresce e matura nel terreno sottostante accanto alle radici di alcune tipologie di alberi, specialmente querce e lecci con cui il fungo stabilisce un rapporto simbiotico (l’avrete sentito nominare, viene definito micorriza) attraverso il quale i tartufi producono il prezioso sporocarpo. Vi sorprenderà sapere che per l’80% della  massa il tartufo è composto da acqua, mentre per il restante 20% da ceneri, azoto totale, azoto non proteico, proteine, lipidi, glucidi solubili e fibra alimentare. Le ricette in cui si può impiegare sono davvero tantissime, è un prezioso jolly in termini di abbinamento!

Il tartufo nero estivo fresco

Per il nostro assortimento abbiamo selezionato un Tartufo Nero estivo da una storica azienda italiana, conosciuta in tutto il mondo per le sue referenze. Stiamo parlando di Urbani Tartufi, una realtà che ha qualità e numeri dalla sua parte: tra questi, i 170 anni di esperienza e la sua presenza in 70 Paesi. Grazie all’impegno costante, alla capacità di investimento, quindi allo sguardo rivolto verso il futuro, Urbani Tartufi è riuscita ad affermarsi come una delle eccellenze italiane nella produzione e nella commercializzazione del tartufo. In questo periodo vi suggeriamo di testare su primi e secondi piatti, antipasti a base di uova, patate o formaggi, e perchè no anche nei dessert al cioccolato, il tartufo nero estivo. Viene anche conosciuto con il nome di Scorzone, ed è tra i tartufi più diffusi ed utilizzato in cucina. La gleba, di colore nocciola più o meno giallastra negli esemplari maturi, spesso anche di colore più chiaro, è solcata da numerose venature biancastre più o meno sottili, ramificate e anastomizzate.

CONSIGLIO: Per la sua conservazione è consigliabile avvolgerlo in carta assorbente, posizionarlo all’interno di un contenitore di plastica o vetro e riporre quest’ultimo nella parte bassa del frigorifero (0/4 °C) fino ad un massimo di 2/3 giorni.

 

 

L’olio extra vergine di oliva al tartufo

Negli ultimi anni alcune aziende sono riuscite a specializzarsi e mettere a punto delle referenze davvero interessanti, anche in tema tartufo. Una di queste è Oleificio Zucchi, che propone un olio extra vergine di oliva al tartufo davvero equilibrato ed elegante, in grado di nobilitare anche i piatti e le preparazioni più semplici. È caratterizzato da un aroma avvolgente, ed è perfetto per gli amanti del sapore unico del tartufo. Vi consigliamo di testare il prodotto da solo per capire l’intensità e poterlo dosare al meglio in abbinamento ai cibi. Sarà un ottimo alleato di primi piatti, quali paste e risotti, ma anche di pesci e crostacei saltati, pizze e focacce, fondute di formaggi e uova al tegamino.

 

 

Vuoi saperne di più? Contattaci o chiedi al tuo agente di zona!!