Non è una supposizione ma una constatazione supportata dai dati: il cibo gluten free sta prendendo sempre più piede. Sono tanti i ristoratori e i cuochi poco predisposti ai prodotti senza glutine, ma in realtà non accogliere questa richiesta da parte del pubblico significa sciupare un’opportunità (economica, di soddisfazione del cliente e anche di immagine).
Importa davvero la ragione?
Il motivo per cui un vostro cliente vi chiede pietanze senza glutine vi deve interessare solo al fine di garantire la dovuta sicurezza alimentare. Ci spieghiamo meglio: conviene non mettersi a discutere su quale sia la ragione per cui il commensale che chiede cibo gluten free (talvolta sono mere credenze nutrizionali), ma piuttosto sincerarsi se lo fa per una questione di salute/patologia o se per altri motivi, così da garantire la corretta gestione delle operazioni in cucina e l’assenza di contaminazioni.
Per il resto: considerare il gluten free un trend destinato a contrarsi è sbagliato.
Parlano i dati, infatti: il tasso di insorgenza della celiachia in Italia è uno dei più alti al mondo, con circa un bambino su 60 colpito dalla condizione. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Digestive and Liver Disease, condotto dagli scienziati della Società Italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica (Sigenp), e dell’Unità Operativa di Gastroenterologia Pediatrica e Fibrosi Cistica dell’Università di Messina. In totale la patologia riguarda circa 600.000 persone in Italia di cui quasi 400.000 non ancora diagnosticate. Informazioni preziose che aiutano a tracciare quello che sarà il futuro del senza glutine in Italia.
Il bollino gluten free – al pari dei bollini sulle pietanze vegane, vegetariane, senza lattosio – è dunque un valore aggiunto per il vostro menu che diventa ancora più attrattivo se vi dimostrate attenti alle esigenze e alle scelte alimentari del pubblico. Nel caso del glutine, possiamo suggerirvi di informarvi rispetto alla sfera patologica, chiedendo al cliente se è intollerante (celiaco) oppure se è sensibile al glutine (questa condizione ha un quadro clinico meno complicato della precedente).
Oltre a questo, vi consigliamo di informarvi, se non l’avete già fatto, sulle tantissime referenze presenti sul mercato. Oggi ci sono tantissimi prodotti gluten free di altissima qualità, risultati da un progresso notevole delle tecnologie alimentari e da un incredibile sviluppo sul piano della caratteristiche organolettiche e strutturali, anche in assenza della maglia glutinica. Di seguito vi proponiamo un’azienda che ci fornisce delle referenze speciali gluten free.
La storia del progetto Lorenzo Durizzi vale la pena di essere raccontata. Tutto inizia nel 1998 quando un gruppo di clienti si recò al ristorante Il Leone d’Oro di Telgate (BG), portandosi il proprio cibo da casa. Il fatto stupì i i proprietari, fino ad allora impreparati sul tema delle intolleranze alimentari. Da lì nacque l’idea, a Lorenzo Durizzi, di formarsi attraverso i corsi dell’AIC – l’Associazione Italiana Celiachia – per ottenere l’abilitazione alla produzione dei primi piatti senza glutine. Fu l’inizio di un percorso che ha portato alla definizione di nuovi impasti per una cucina gourmet senza glutine e senza lattosio di livello superiore, quindi alla messa a punto di una linea di prodotti Lorenzo Durizzi – ENJOYFOOD che oggi sono a vostra disposizione nel nostro assortimento!
• Base Pinsa Senza glutine e Senza lattosio
• Ciabatta Senza glutine e Senza lattosio
• Buns hamburger Senza glutine e Senza lattosio
Quali sono i plus di questi prodotti? Lo riassumiamo in questa grafica.
Poi contattaci per saperne di più!